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Perché nutrirsi è importante

Immagine del redattore: Dott.ssa Annalisa GovoniDott.ssa Annalisa Govoni

"Mangiare è una necessità. Mangiare intelligentemente è un'arte" diceva François de La Rochefoucauld, scopriamo insieme perché!







L'atto di mangiare racchiude una moltitudine di significati evolutivi. Nonostante sia un qualcosa di fisiologico che siamo costretti a compiere quotidianamente, tendiamo a sottovalutare la sua importanza.

Se dormiamo poco o male il giorno dopo saremo stanchi e non riusciremo a svolgere al meglio le nostre attività, motivo per cui la sera sentiremo il bisogno di coricarci prima per cercare di recuperare le nostre forze. Invece con l'alimentazione?

Anche questo è un nostro bisogno primario, eppure se mangiamo poco, male o troppo non avvertiamo necessariamente l'esigenza di regolarci in modo differente al pasto successivo. Al massimo percepiremo lo stomaco pesante, ma questa sensazione non ci comunica l'urgenza di effettuare un cambiamento come quando ad esempio siamo in carenza di sonno. Perché?

Ciò succede per molteplici ragioni che vanno oltre i fenomeni di fame/ sazietà.

Il cibo, infatti, stimola i nostri centri del piacere a livello cerebrale, per cui spesso se ci sentiamo tristi o di umore alterato tenderemo a utilizzarlo in modo consolatorio. Inoltre, certi odori e sapori di determinate pietanze li associamo a un ricordo positivo o negativo, per cui il nostro piatto preferito, ad esempio, lo mangeremo anche se saremo già sazi.

Il pasto è anche un momento conviviale che quindi percepiamo come momento di celebrazione e di condivisione, e diciamolo, nessuno ha voglia di festeggiare in compagnia con un piatto poco gustoso.

C'è da dire anche che il nostro organismo ha tanti sistemi tamponi che vanno a "rattoppare" le situazioni in cui siamo carenti in qualche micronutriente, prendendolo dalle nostre riserve corporee. Per questo difficilmente ci accorgiamo di una carenza se non facendo degli specifici esami del sangue.

Lo stile di vita che facciamo, sempre di corsa e con sempre meno tempo da dedicare a se stessi, ci spinge verso scelte più "facili", magari ordinando spesso cibo da asporto o comprando cibi ready-to-eat, opzioni tutt'altro che salutari.

Infine, bisogna considerare tutto il peso economico, culturale e sociale che trasferiamo nelle nostre scelte alimentari.

Tutto ciò condiziona enormemente il cibo che consumiamo ogni giorno.


Vi invito dunque a fare una riflessione:

  • secondo voi, un minimo di 3 pasti giornalieri per tutti i giorni della nostra vita, veramente conta così poco?

  • secondo voi, non possiamo influenzare il nostro stato di salute fornendo al nostro corpo la migliore varietà di nutrienti attraverso un gesto che siamo costretti a compiere giornalmente?

  • secondo voi, il nostro stile di vita non passa attraverso il benessere delle nostre cellule, grazie ai costituenti che si trovano negli alimenti e che ci servono per vivere?


Questo approccio significa "nutrirsi" e non semplicemente "alimentarsi". Andiamo oltre al concetto di mangiare e cerchiamo di capire che la cura di noi stessi, del nostro corpo e della nostra salute passa attraverso le scelte che facciamo ogni giorno.


Diamo il meglio che possiamo al nostro corpo! Che non significa rinunciare a una fetta di torta o alle patatine, significa farle diventare l'eccezione e non la regola.

Significa nutrire il nostro corpo di micronutrienti essenziali come vitamine e sali minerali in modo da non far esaurire le nostre riserve e andare incontro a problemi metabolici. Significa mantenere l'omeostasi dei nostri sistemi di regolazione ormonali e la funzionalità dei nostri organi. Significa prevenire patologie che dipendono quasi esclusivamente da cattive abitudini.



E voi, avete mai pensato a quanto possa influire l'alimentazione nella vostra vita?


Fatemelo sapere nei commenti!







Per cambiare il tuo stile di vita e avere un’alimentazione più consapevole, contattami:


📲 351 5088806


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