Passata la settimana di ferragosto c'è ansia di recuperare il peso forma? Allora leggi il post!

Innanzitutto, niente panico!
Capita a tutti di concedersi qualcosa in più durante le ferie. Non dimentichiamo che il cibo ha anche un ruolo edonistico, oltre che ad una funzione nutritiva.
Ma veramente è possibile ingrassare durante le vacanze?
Per prima cosa ricordiamoci che l'aumento di peso che vediamo sulla bilancia non è detto che corrisponda ad aumento della massa grassa.
Spesso, in seguito a dei pasti più conditi e/o ricchi di carboidrati, notiamo un incremento del numero sulla nostra bilancia, ma ciò non implica necessariamente un accumulo di adipe. Per prendere effettivamente 1 kg di grasso bisogna arrivare ad un surplus calorico di circa 7000 kcal; non sono certo poche! Questo significa che sicuramente ci si può arrivare esagerando nelle porzioni per molti giorni consecutivi, ma sarà quasi impossibile che questo fenomeno si verifichi nell'arco di pochi pasti che differiscono dalle nostre abitudini.
E allora a cosa è dovuto l'aumento del peso che vediamo?
Quasi sicuramente all'aumento dei liquidi corporei. E' infatti un fenomeno fisiologico il trattenimento di una quota maggiore di acqua extracellulare, la cosiddetta "ritenzione idrica", a seguito di un pasto salato o molto ricco di carboidrati. Ciò si verifica anche mangiando una semplice pizza, ma vuol certo dire che mangiare una pizza una volta alla settimana porti ad un aumento del peso se l'alimentazione seguita il resto dei giorni rispetta il proprio fabbisogno calorico. Di fatti, dopo qualche giorno di normali abitudini alimentari, vediamo il nostro peso che ritorna esattamente quello di prima.
Quindi qual è la strategia giusta per perdere peso correttamente a seguito di un periodo di vacanza?
Di seguito fornisco qualche semplice step per valutare le cause dell'incremento ponderale in maniera più razionale e riprendere un regime alimentare equilibrato.
Quanti pasti diversi ho consumato nel corso delle mie vacanze?
Per prima cosa consiglio di fare mente locale su come si sono svolti i vostri pasti durante il periodo di ferie.
Se i pasti diversi dall'alimentazione abituale sono stati 2-3 in più a settimana, beh ci può stare! In vacanza rivediamo la famiglia/ gli amici/ il partner ed è giusto concedersi qualcosa in più in un momento di condivisione che normalmente non si ha la possibilità di avere.
Se il numero di pasti inizia ad essere molto alto, o addirittura li comprende tutti, invito a riflettere sulle precedenti abitudini alimentari. Forse il regime seguito era troppo restrittivo, per cui si è passati ad un eccesso appena l'occasione si è rivelata più "permissiva". Oppure, anche in precedenza il regime alimentare risultava "disordinato" e non si ha una chiara linea guida da seguire come stile di vita. Oppure ancora, si viene da un periodo di grande stress e/o forte emotività che spingono all'impulso di consumare più di di quello che si dovrebbe. In tutti questi casi sarebbe bene rivolgersi a un professionista della salute per cercare di riequilibrare i pasti e mantenere un'alimentazione bilanciata a prescindere dall'obiettivo di peso (non dimentichiamoci che la dieta corrisponde a un corretto stile di vita).
Ho consumato questi pasti nel corso di un'occasione in particolare, per una gratificazione mia personale o senza nessun motivo apparente?
Se i pasti sono stati consumati in un'occasione di socialità ben venga! E' giusto godere del buon cibo in compagnia e una sana alimentazione comprende anche questi momenti.
Se invece sono stati consumati per una gratificazione personale e in maniera sporadica è giusto anche questo! Una volta ogni tanto fa bene concedersi qualcosa in più soprattutto in un periodo più rilassato in cui ci si concede un alimento diverso dal solito.
Se non ci sono motivi apparenti, attenzione: potrebbe non esserci molta consapevolezza della propria alimentazione.
3. In cosa ho scelto di eccedere?
Potrebbe esserci un eccesso preponderante verso un alimento specifico o un gruppo alimentare (es: solo dolci o solo carboidrati).
In questo caso la predisposizione verso un solo tipo di alimenti potrebbe sottintendere un'alimentazione squilibrata durante il periodo precedente o uno stato emotivo alterato. Nell'ultimo caso, bisogna tenere conto che il cibo influenza i sistemi cerebrali associati al piacere e alla ricompensa, per cui alcuni cibi sono maggiormente in grado di stimolare il senso di piacere e gratificazione, inducendo il rilascio di dopamina in specifiche regioni cerebrali.
Alla luce di queste riflessioni si possono fare delle valutazioni più approfondite su quello che è il nostro stile di vita generale e dei comportamenti che adottiamo durante un periodo che esula dalla nostra routine quotidiana.
Che l'obiettivo sia un calo ponderale o semplicemente una maggior consapevolezza delle proprie scelte alimentari, in entrambi i casi è consigliabile rivolgersi a un nutrizionista per impostare una linea guida perseguibile nel tempo in base alle proprie esigenze e necessità.
Un risultato in termini di peso deve sempre essere associato ad un percorso di educazione alimentare, al fine di garantire più conoscenze sul proprio regime alimentare ed evitare di incorrere in pericolose diete drastiche o 'faidate' che rischiano di causare solo danni al proprio metabolismo e far riacquisire con più facilità i kg persi.

Per cambiare il tuo stile di vita e avere un’alimentazione più consapevole, contattami:
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